ATTUALITà
Lettera dell'associazione Quattrozampe nel Cuore
Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell'associazione «Quattrozampe nel Cuore»
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Fasano - «Un cane è morto: questa è la notizia». Alle 18 circa di sabato 16 Luglio era ancora ferito e si trovava sui gradini del sottopasso della stazione di Pozzo Faceto.
Sono partite le chiamate: una, due, tre… 50 chiamate tra Polizia Municipale, Carabinieri e altre autorità comunali, per chiedere soccorso veterinario per Lui, da noi soprannominato Nemo, che in latino significa Nessuno.
La polizia municipale, organo preposto a queste emergenze, era impegnata per un concerto e non aveva un numero sufficiente di personale per intervenire.
Tante persone, passate di lì perché scese alla stazione ferroviaria di Cisternino, hanno provato a chiedere aiuto, sentendosi impotenti dinanzi ad una situazione del genere, in cui c'era del sangue che fuoriusciva dalle ferite sul corpo di Nemo ed era imprescindibile una visita medico-veterinaria.
Sono passate circa 2 ore dalla prima chiamata e anche noi volontari, come associazione, allertati dai disperati viandanti, abbiamo provato a contattare chi di competenza e anche lo studio veterinario reperibile per questo mese come da incarico del Comune, che, senza l'ordine dell'autorità comunale, non poteva intervenire; a quel punto, vane le telefonate, abbiamo persino chiesto di intervenire a nostre spese, poi si sarebbe fatto in qualche modo per coprire le spese. Ma il tempo inesorabile è passato; poco dopo le 20,00 è giunto il veterinario, ma Nemo non ce l'ha fatta, è andato via, in silenzio, così come era apparso agli occhi dei compassionevoli cittadini e in solitudine senza qualcuno che lo piangesse, avendolo conosciuto e amato.
Di frequente leggiamo di mala sanità per persone che necessitano di cure, veniamo informati di ingiustizie vissute da nostri simili, spesso anche dai bambini, ed è giusto che anche questa storia che riguarda un animale bisognoso di aiuto, venga raccontata, non per accusare qualcuno o qualche autorità o organo, ma per denunciare un sistema imperfetto, che non tiene conto dei valori primari della nostra società, che dimentica troppo spesso che la pietà e la solidarietà dovrebbero essere i pilastri del nostro vivere civile.
Perché il sentimento che ci dovrebbe governare è questo: se un essere umano o animale che sia, sta male, noi nemmeno riusciamo a stare bene e goderci i piaceri della vita... compreso un concerto all'aperto.
Eppure continuiamo a sperare in un mondo migliore per un ritorno ad un passato non recente, quando c'era così poco che forte era il bisogno di appoggiarsi all'Altro Umano o Animale e di Abbracciarsi nel dolore e negli imprevisti della vita.
Ciao Nemo, questo è per Te, che la tua storia sia a noi di insegnamento».
di Redazione
20/07/2022 alle 07:12:04
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